mercoledì 2 giugno 2010

PALIO DELLE CONTRADE 2010: RESOCONTO

Dopo il grande successo della scorsa, prima edizione, l’Associazione Sportiva Capontina ha riproposto nelle giornate del 28, 29 e 30 maggio il Palio delle Contrade, un grande evento che ha coinvolto tutto il paese, comprese le due frazioni, in una serie di giochi e di gare a punti. L’idea è nata un anno fa per festeggiare i primi 50 anni dell’Associazione, e visti i buoni risultati si è pensato di ripresentare il tutto puntando a dargli continuità nel tempo e farlo diventare un appuntamento fisso.

Per l’occasione, il paese è stato diviso in quattro parti, rappresentanti quattro contrade, ognuna distinta da un colore diverso: verde per la zona sotto la via Nazionale, fucsia per la zona sopra, arancione per Cemmo e azzurro per Pescarzo, che si è aggiunta quest’anno dopo aver assistito soltanto come spettatrice l’anno scorso.

A causa di alcuni dissidi con i gestori del Graffiti Park, che ci ha ospitato per la prima edizione, quest’anno come sede è stato scelto l’oratorio e una parte della via San Martino. Ciò ha comportato notevoli problemi in fatto di organizzazione e di preparazione della struttura, ma con un po’ di buona volontà si è riusciti nell’impresa di sistemare tutto per tempo raggiungendo un risultato forse addirittura migliore. D’altronde, la forza di un gruppo si vede nei momenti di difficoltà, e l’A.S.C. si è riscoperto più unito che mai, grazie al sacrificio e alla partecipazione davvero di parecchie persone.

Il Palio è iniziato ufficialmente alle ore 20:00 del venerdì, con il primo gioco del karaoke. La gara prevedeva l’esibizione di una coppia e di un solista per ogni contrada sulle note di due canzoni estratte a sorte, lasciando poi il giudizio ad una giuria imparziale formata tra gli altri anche dal professore di musica Antonio Laffranchini, che ha poi allietato la serata suonando e facendo ballare i presenti. Il secondo giorno, sabato, si è aperto con le gare di briscola e di Uno (quest’ultima destinata soltanto ai più piccoli), continuando poi con bowling e freccette. In particolare, la prima si è svolta su una pista preparata “ad hoc” con assi di legno e sponde laterali, mentre per la seconda si è montato un bersaglio ad un metro e settanta da terra cercando di rispettare il più possibile le regole classiche del gioco. La domenica, poi, si è concluso il tutto con le gare più intense e fisiche, per le quali c’è stata più partecipazione ma anche una buona dose di “polemiche”, fortunatamente tutte risolte senza conseguenze. Il primo gioco è stata alle ore 14:00 la carriolata, che consisteva nel percorrere un percorso portando nella carriola un compagno che doveva poi scendere e spingere a sua volta un’altra persona. Al termine ci si è trasferiti sul campo sportivo, dove si sono tenute le gare di staffetta (divisa tra le categorie degli under e degli over quattordici), del tiro alla fune e della corsa con i sacchi. Verso le 17:00, dopo una piccola pausa merenda con il “Nutella party”, si è ripreso con le due gare finali: piantare i chiodi e taglio del tronco. Di sera, infine, dopo l’ottima cena, premiazione dei vincitori e poi tutti in pista a ballare con il prof. Ferdinando Mottinelli.

La classifica è stata in bilico fino alla fine, con la situazione che si è capovolta completamente nell’ultima tornata di giochi. Al termine del sabato infatti a condurre erano i fucsia, che però hanno vinto una sola gara tra le sette della domenica, perdendo quindi punti importanti, mentre hanno fatto un grande recupero gli azzurri, che han vinto tre gare (più una a pari merito) come i verdi, ma classificandosi meglio nelle altre. Tra tutti però gli arancioni sono stati i più continui, e alla fine l’hanno spuntata di soli due punti che sono però bastati a far tornare a Cemmo, per la seconda volta consecutiva, il tanto ambito premio, oltre ad una damigiana colma di vino.

Facendo un rapido bilancio, ci si può ritenere soddisfatti. Ci sono state un po’ di discussioni di troppo, frutto magari di qualche disattenzione nell’interpretare i regolamenti e a volte di eccessivo spirito di competizione, ma l’importante alla fine è ritornare uniti e divertirsi, obiettivo che sembra stato ampiamente raggiunto. Anche il tempo, in linea di massima, ha retto, permettendo lo svolgimento di tutti i giochi in un clima né troppo caldo né troppo freddo, e si è evitato anche lo spauracchio della pioggia, neutralizzata grazie all’utilizzo dei gazebo.

Complimenti quindi a Cemmo, ancora una volta, e appuntamento all’anno prossimo!